Goodnight Peeping Tom. Dentro la casetta di legno di Chiara Bersani

Dentro la casetta di legno c’è una grande finestra
e ci sono due esseri umani
Dentro la casetta di legno gli esseri umani si muovono
Ci sono molti specchi
E una rondine libera, che svolazza lì in giro
Ogni tanto il volatile va a sbattere contro la gabbia dei corpi
Alle volte è un gran vociare
Altre volte le labbra si sfiorano
Scsst! Fai silenzio!
Schiena contro schiena
Calamite umane
Ti assicuro
Me l’hanno detto loro
Ti assicuro
Sono uscite dalla finestra
Respirano
Ti dico che li ho visti
Stanno sempre insieme
Abitano in mezzo a noi
Mangiano, bevono, ridono
Ti guardano di nascosto
Sembrano tutti felici
Si stringono la mano
Non sanno tenere un segreto

(Tatatiana Vitali, Mario Fulgaro, Sandra Negri,
Roberto Parmeggiani e Pinuccia Vitali,
a cura di Lucia Cominoli)

Sembrano davvero versi poetici le parole con cui Mario, Sandra, Tatiana, Roberto e Pinuccia ci hanno restituito la loro esperienza di spettatori allo spettacolo Goodnight Peeping Tom della regista e performer Chiara Bersani, spettacolo ospitato nella programmazione dell’edizione 2016 del Gender Bender Festival. I protagonisti sono sempre gli stessi, gli educatori e gli animatori con disabilità del Progetto Calamaio della Cooperativa Accaparlante, che ancora una volta entreranno a teatro per incontrare artisti, immagini e esperienze cui dare nuova vita con voci, sguardi, scrittura creativa e piccole opere d’arte di restituzione, capaci di partire dallo spettacolo per raccontarlo a noi e agli altri come altrimenti non avremmo mai fatto. Perché, ormai lo sappiamo, poter liberamente entrare, accedere e conoscere sono le tappe che rendono i luoghi dell’arte realmente accessibili a tutti.

I presupposti con cui ci avviciniamo ai luoghi della cultura li abbiamo sintetizzati nel Manifesto di CLT, che abbiamo sottoscritto con il Teatro ITC di San Lazzaro e alcune delle più importanti istituzioni culturali della città, con cui abbiamo collaborato in questi anni e nel numero monografico della rivista Hp – Per una cultura accessibile (Erickson 2014). Oggi non vogliamo fermarci ma proseguire e ampliare la nostra ricerca verso la promozione di un’accessibilità che possa dirsi accogliente e che ci dia la possibilità di fruire di prodotti artistici di qualità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *