Cultura Libera Tutti è una rete nata nel 2013 a Bologna su iniziativa della Cooperativa Sociale Accaparlante, l’Istituzione Bologna Musei – con MAMbo, Museo Archeologico, e Museo del Patrimonio Industriale, ITC Teatro San Lazzaro e Teatro Laura Betti. Il Teatro di Casalecchio di Reno, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università di Bologna.
Rete Cultura Libera Tutti è un complesso di soggetti culturali specifici che però scelgono di condividere le proprie differenze e peculiarità al servizio di un obiettivo comune: conoscere, parlare, ascoltare e comunicare con e attraverso la diversità.
Scopo del progetto è utilizzare la conoscenza e la vicinanza – anche fisica – al patrimonio culturale della città come strumento per migliorare il senso di appartenenza al territorio, la coesione sociale e la costruzione dell’identità personale. La sfida che queste realtà hanno deciso di accettare, ormai 5 anni fa, è quella di sperimentare i terreni dell’accessibilità spingendosi oltre, mettendo insieme le competenze e i punti di forza di ognuno. Questa è stata anche un’occasione per relazionarsi, valorizzare e riformulare il concetto di diversità, intesa come occasione di contatto con l’alterità, sia essa una persona, un’opera o una situazione.
Le prime sperimentazioni progettuali muovevano le basi da una forte presa di coscienza: il contatto con il diverso ci mette inevitabilmente in crisi e ci obbliga a riformulare i nostri giudizi.
Da qui l’idea di mettere in relazione il patrimonio artistico e culturale della città con la disabilità, come pretesto per parlare di diversità, nel suo significato più ampio.
L’arte spesso si mostra attraverso un linguaggio che destabilizza gli spettatori, che spesso non lo comprendono e se ne vedono esclusi; impone un’uscita dai propri confini identitari. Lo stesso si può dire del contatto con la disabilità: ad un primo sguardo le cose sembrano in un modo, ma prendendosi il tempo per essere curiosi e approfondire la conoscenza – limitando pregiudizi e aspettative – ecco che appare un lato nascosto. In quest’ottica le persone con disabilità si manifestano non solo come destinatarie dell’azione ma come vere e proprie produttrici di cultura; non più spettatori ma soggetti attivi, conduttori e animatori di percorsi culturali.
In questi anni il gruppo educativo del Progetto Calamaio della Coop. Accaparlante, composto da educatori e animatori con disabilità, è stato protagonista di numerosi percorsi di formazione rivolti ai bambini e ai ragazzi della Scuola Primaria e Secondaria di I e II grado, in co-conduzione con gli educatori museali e gli operatori dei teatri citati. In stretta relazione con le direzioni artistiche dei teatri e i dipartimenti educativi dell’Istituzione, il gruppo ha partecipato inoltre a numerosi progetti correlati, convegni, laboratori e tavoli di lavoro dentro e fuori la città di Bologna che hanno di volta in volta coinvolto pubblici differenti: operatori culturali e addetti ai lavori, studenti universitari, docenti, critici e giornalisti, operatori del sociale e artisti.
Oggi Rete Cultura Libera Tutti opera sul territorio, offrendo percorsi di educazione all’incontro con la cultura e la diversità aperti a tutti, in dialogo e in sinergia con le Istituzioni, enti e associazioni, facendosi portavoce di un nuovo concetto di accessibilità: un’ accessibilità accogliente, capace di progettare, crescere e svilupparsi con l’altro, a partire dalle sue visioni, difficoltà e risorse.