Formazione

Corsi di formazione per  insegnanti,  studenti universitari, educatori e mediatori culturali…

L’obiettivo del progetto è offrire alle diverse professionalità occupate nell’ambito dell’insegnamento, dell’educazione e del sociale specifici strumenti di formazione – cognitivi e metodologici – con uno spettro molto ampio che va dal multiforme e complesso patrimonio culturale offerto dai musei cittadini alla visione e alla pratica teatrale; visti non solo come elementi culturali, artistici e creativi, ma come differenti modalità di incontro e conoscenza della diversità, capaci di attivare e creare nuovi linguaggi per i progetti educativi.
Il percorso prevede 4 incontri:

Primo incontro
Progetto Calamaio: l’incontro con la diversità
Cooperativa Accaparlante

Il percorso parte dal particolare approccio alla disabilità e, in genere, alla diversità elaborato negli anni all’interno del progetto. Nell’incontro diretto con le persone disabili le prime reazioni dal punto di vista emotivo sono la paura e la diffidenza. Accostarsi ad una persona disabile suscita questi sentimenti perché la diversità, e non solo quella del disabile, costringe ad uscire da se stessi per confrontarsi con l’altro e questo movimento verso l’esterno viene vissuto come perdita di parte della propria identità.
Dalla paura si origina l’emarginazione, di cui sono vittima non soltanto i disabili ma tutti coloro che si allontanano, in qualche modo, dalla ‘normalità’. E la paura genera anche il pregiudizio: un giudizio dato a priori su qualcosa di cui, per via della paura, non si è fatto esperienza diretta. Riconoscere i pregiudizi, e capire che sono radicati in noi a causa della paura e non basati su fatti reali e concreti, è il primo passo in vista del loro superamento. In questo senso la conoscenza diretta con la diversità e la possibilità di sperimentarla in modo positivo e giocoso permettono di verificare e superare i propri pregiudizi e scoprire nelle persone disabili elementi positivi che contraddicono i nostri stereotipi.

Secondo incontro
Diversamente Arte
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

L’incontro intende utilizzare l’arte contemporanea come uno strumento educativo in grado di ampliare e arricchire le prospettive culturali e individuali. L’incontro con l’opera d’arte può costituire per tutti uno strumento potente di allontanamento dalla contingenza personale e, nello stesso tempo, l’ascolto e la condivisione della cultura contemporanea consentono di riaccordarci con il tempo presente.
Possiamo considerare l’espressione artistica come un linguaggio non convenzionale da utilizzare per abbattere le barriere, sia fisiche che psicologiche, sia culturali che sociali. L’arte contemporanea genera un punto di vista divergente sul mondo e interagisce con la nostra vita quotidiana permettendoci di riflettere su chi siamo e su come percepiamo la nostra identità e quella delle persone che ci circondano. Di fatto l’arte contemporanea allena il nostro sguardo e soprattutto la nostra capacità di comprendere l’altro perché si tratta di un linguaggio spesso sconosciuto, diverso, e perché induce lo spettatore a mettersi in discussione e a trovare nuovi strumenti di lettura, di rielaborazione e di comunicazione.

Terzo incontro
Io sono un altro, l’altro sono io
Teatro dell’Argine/ITC Studio

Il carattere proprio del teatro e delle arti performative e la loro valenza come strumenti di socialità, coesione e educazione non formale sono ormai universalmente riconosciuti: gli esercizi e le pratiche teatrali possono essere strumenti perfetti per facilitare l’espressione naturale, talvolta appassionata, delle persone coinvolte, promuovendo così un concetto di accessibilità culturale più ampio, che comprenda l’idea di una partecipazione attiva degli individui. Inoltre, giochi, esercizi ed attività teatrali generano un contesto di creazione artistica collettiva, in cui ciascuno mette in gioco un pezzo di sé condividendo idee, memorie, emozioni, empatia e fiducia reciproca.
Il lavoro collettivo mirato a un obiettivo comune stimola per sua natura il dialogo, sia esso tra diverse culture, generazioni o più semplicemente tra persone con idee differenti, e abbatte diverse barriere: i partecipanti sono individui e, come tali, portatori di specificità legate alle loro diversità, capacità, provenienze, culture; ma nel lavoro teatrale essi sono un gruppo, lavorano insieme, alla pari, nello stesso luogo, per un obiettivo comune, al quale contribuiscono con il proprio individuale apporto.

Quarto incontro
Ringrazio gli dei di non essere nato barbaro…
Museo Civico Archeologico

Iconografie e linguaggi simbolici dell’antichità ci affidano spesso la descrizione dell’individuo all’interno della comunità, secondo una precisa codifica di status, rango, ruolo. Talvolta la definizione di sé avviene sottolineando l’opposizione o la diversità rispetto all’altro. Nelle fonti archeologiche e letterarie si possono leggere le tracce di processi di inclusione o esclusione. Pratiche, idee, pregiudizi delle antiche società possono costituire un punto di partenza apparentemente neutro e distante per riflettere sulle nostre categorie del diverso.

Per informazioni e prenotazioni: Sandra Negri – sandra@accaparlante.it e Emanuela Marasca – emanuela@accaparlante.it