Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.
(Antonio Gramsci)
Ottobre- Maggio 2017
Futuri Maestri è un progetto del Teatro dell’Argine in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Arena del Sole, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Testoni Ragazzi – La Baracca, Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio, Teatro delle Temperie, MAMbo, Mediateca di San Lazzaro di Savena, ITC Teatro di San Lazzaro, Biografilm Festival, Università di Bologna, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, CDH – Centro Documentazione Handicap, Altre Velocità, Comune di Bologna, Comune di San Lazzaro di Savena, Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna.
Futuri Maestri è…
Uno spettacolo (12-21 maggio 2017, Arena del Sole) scritto, diretto e interpretato da 30 artisti del Teatro dell’Argine insieme a 10 maestri del nostro tempo e a 1000 bambini, bambine e adolescenti del territorio, ma anche di Scampia, L’Aquila, Palermo, e insieme a loro, il coro di Voci Bianche del Teatro Comunale di Bologna.
Il teatro Arena del Sole sarà trasformato in un grande parlamento (o tribunale, o assemblea): al centro dell’azione, gli attori e le attrici del Teatro dell’Argine e i Futuri Maestri, ovvero 1000 bambini e bambine, ragazzi e ragazze dai 3 ai 18 anni, in un gioco di cori che si inseguono, di voci che si rincorrono, di coreografie che portano l’azione sui palchi e in platea, di parole nate dal lavoro che drammaturghi professionisti del Teatro dell’Argine faranno con i giovanissimi partecipanti nel corso di un anno di laboratorio teatrale, e che condivideranno con il Coro delle Voci Bianche del Teatro Comunale: una pratica di teatro condiviso, un ambizioso lavoro di ascolto e di partecipazione attiva. Al culmine dello spettacolo, saranno coinvolti nell’azione dieci grandi maestri del nostro tempo, uno diverso per ogni sera: esponenti della politica e delle arti, del giornalismo e della letteratura, della poesia e della scienza, che dedicheranno ai giovani presenti una loro lettera, ispirata a uno dei cinque temi chiave del progetto e in risposta alle domande, alle accuse, ai desideri cui avranno dato voce i Futuri Maestri.
Una mostra (aprile-maggio 2017, Arena del Sole) di opere d’arte ispirate alle cinque parole chiave del progetto: amore, guerra, lavoro, crisi, migrazione.
Da metà aprile 2017 fino alla fine delle repliche dello spettacolo, il foyer dell’Arena del Sole ospiterà una piccola, preziosa, mostra. Il Teatro dell’Argine sta invitando artisti delle più diverse forme d’arte a confrontarsi ed esprimersi sulle cinque parole chiave del progetto attraverso i loro linguaggi. Sono in corso contatti con Ericailcane, Zerocalcare, Giampaolo Musumeci, Valerio Nicolosi, Guido Catalano, Alessandra Racca, Loris Savino, Olivier Jobard, Reuters, Ap, Paolo Martino, Andrea di Nicola, Toccafondo, Sergio Riccardi, Mariangela Gualtieri.
Cinque serate a tema (aprile-maggio 2017, MAMbo, Teatro Comunale di Bologna, Biblioteca Salaborsa, Cineteca Bologna, ITC Teatro di San Lazzaro) per scoprire come le arti visive, la letteratura, la musica, il cinema, il teatro hanno dato voce nei secoli alle cinque parole chiave del progetto.
Nelle due settimane precedenti lo spettacolo, saranno organizzate cinque serate a tema. Al centro di ciascuna serata, le parole declinate secondo le cinque arti: Cinque parole nelle arti visive (MAMbo), Cinque parole in cinema (Cineteca), Cinque parole in letteratura (Biblioteca Salaborsa), Cinque parole in musica (Teatro Comunale), Cinque parole in teatro (ITC Teatro). Le cinque serate saranno aperte alla città e ai mille giovani protagonisti dello spettacolo Futuri Maestri.
Una serie di laboratori (ottobre 2016-marzo 2017, MAMbo, Teatro Comunale di Bologna, Biblioteca Salaborsa, Cineteca Bologna, ERT Arena del Sole, ITC Studio e ITC Teatro di San Lazzaro di Savena) per avvicinare bambini, bambine e adolescenti alla cultura e alle arti.
Il cammino che porta allo spettacolo Futuri Maestri sarà ricco di lavoro e di scoperte per i bambini, le bambine e gli adolescenti coinvolti. Nei mesi precedenti il debutto, il Teatro dell’Argine e tutte le istituzioni partner apriranno le loro porte per far scoprire ai partecipanti i segreti delle arti e del dietro le quinte: come nasce un’opera lirica? Come si costruiscono le scenografie? Che significati hanno le installazioni degli artisti contemporanei? Com’è un museo di notte? E una biblioteca? Chi partecipa alle prove teatrali? Quali sono i mestieri e i segreti degli spazi artistici e culturali? E chi sono i Maestri?
Parallelamente al percorso teatrale di costruzione dello spettacolo, i bambini e le bambine delle scuole dell’infanzia avranno la possibilità di vedere più da vicino le opere contemporanee del MAMbo, quelli delle primarie potranno incontrare la regista Emma Dante e i professori d’orchestra, gli scenografi, i macchinisti che lavorano alla messa in scena della Cavalleria Rusticana per il Teatro Comunale, gli adolescenti delle secondarie di primo grado potranno passare una notte in biblioteca e scoprire i percorsi più inconsueti di Salaborsa e quelli delle secondarie di secondo grado scoprire i segreti della settima arte in un’istituzione di livello mondiale come la Cineteca di Bologna. Tutti e tutte si avvicineranno all’arte del teatro da protagonisti insieme al Teatro dell’Argine nei laboratori di preparazione allo spettacolo, che si terranno negli spazi dell’ITC Studio e dell’ITC Teatro di San Lazzaro di Savena e all’Arena del Sole di Bologna.
Ci stiamo interrogando su come fare arte con la città. Su come creare dei percorsi di bellezza partecipata. Su come far convivere (e confondere, mischiare, meticciare) teatro, cittadinanza, poesia, spettatori, chi spettatore non è o non è ancora, in un unico grande, organico, processo creativo. Su come produrre uno spettacolo scritto con l’aiuto di tutti e che potenzialmente possa essere interpretato da tutti. Su come il teatro, un teatro, possa diventare il luogo dell’incontro, dell’ascolto, della conoscenza reciproca non solo tra spettatori e artisti ma più universalmente tra persone, tra membri della stessa comunità, tra cittadini e cittadine. È così che è nato Le Parole e la Città (Vincitore premio Nico Garrone 2015 e Finalista Premio Ubu 2015). Con lo stesso impegno, lo stesso sguardo, stiamo immaginando Futuri Maestri. Abbiamo chiesto alle maggiori istituzioni culturali cittadine di aprire le loro porte e lavorare insieme a noi. Ma soprattutto, a partire da ottobre 2015 e fino a giugno 2017, siamo entrati ed entreremo in decine e decine di classi della città, della regione e non solo. In scuole di ogni ordine e grado, siamo entrati ed entreremo per chiedere a migliaia di allievi e allieve cosa pensano del mondo in cui vivono e come vorrebbero cambiarlo. Chiederemo loro cosa li indigna e cosa li attrae, cosa li spaventa e cosa li emoziona e per cosa sono disposti al sacrificio. Amore, guerra, lavoro, crisi, migrazione. Ecco alcune parole da cui partire. Poi chiederemo loro di aiutarci a scrivere il loro copione, la loro lettera d’amore, il loro atto d’accusa. Infine li inviteremo, dal 3 all’11 giugno 2017, a salire con noi sul palco. Un palco che assomiglierà a un parlamento, a un anfiteatro, a un tribunale. Un palco con 1000 voci bianche pronte a sussurrarci, o a urlarci, la loro idea di sé e del proprio futuro.
La Coop. Accaparlante ha partecipato attivamente ai percorsi laboratoriali proposti dal Teatro ITC nelle scuole, proponendo un doppio percorso alla scuola primaria Fornace e Pezzani di S. Lazzaro di Savena (BO) in co-conduzione con gli operatori del teatro, legati a due delle parole proposte dal progetto “Futuri Maestri”: “amicizia” e ” migrazione”, messe a loro volta in relazione con la parola “diversità”. Protagonisti del percorso sono stati gli educatori e gli animatori con disabilità del Progetto Calamaio.