{"id":63,"date":"2017-01-30T12:07:47","date_gmt":"2017-01-30T11:07:47","guid":{"rendered":"http:\/\/culturaliberatutti.accaparlante.it\/?page_id=63"},"modified":"2018-04-19T11:43:50","modified_gmt":"2018-04-19T09:43:50","slug":"progetti-formativi","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/culturaliberatutti.accaparlante.it\/progetti-formativi\/","title":{"rendered":"A scuola"},"content":{"rendered":"
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Percorsi didattici\u00a0 per la\u00a0 Scuola Primaria e Secondaria di I e II grado<\/strong><\/p>\n La rete propone\u00a0quattro moduli laboratoriali\u00a0<\/span>per un percorso interdisciplinare che utilizza il patrimonio culturale per rimuovere barriere fisiche, psicologiche e pregiudizi, favorendo l\u2019inclusione, stimolando la creativit\u00e0 e l\u2019espressione personale.<\/p>\n Il progetto si rivolge\u00a0 alle Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado del territorio che potranno scegliere e prenotare uno dei seguenti moduli, articolati in\u00a0\u00a02 incontri della durata di 2 h ciascuno, da svolgersi, a scelta, al museo (MAMbo, Museo civico Archeologico e del Patrimonio Industriale) o a teatro Teatro Itc di San Lazzaro\u00a0 e uno a scuola.<\/p>\n Obiettivi:<\/span><\/p>\n Articolazione del percorso<\/span> Destinatari<\/span> Modulo al MAMbo \u2013 Museo d\u2019Arte Moderna di Bologna<\/span> Il percorso intende indagare il segno nelle sue trasformazioni all\u2019interno dei linguaggi artistici contemporanei e sperimentare il suo valore comunicativo, espressivo ed estetico attraverso una serie di esperienze laboratoriali che coinvolgono il corpo, il gesto e lo spazio. La visione dei dipinti informali presenti nella Collezione Permanente del MAMbo diventa spunto per esplorare inedite modalit\u00e0 di esprimersi attraverso il segno, il colore e la materia. Metodologia<\/u> Modalit\u00e0 Seconda parte:<\/p>\n Modulo all\u2019ITC Studio \u2013 Compagnia Teatro dell\u2019Argine<\/span> Il gioco della recita, attraverso le tecniche dell\u2019improvvisazione e della drammatizzazione, \u00e8 in una prima fase strumento di analisi dei comportamenti in possibili situazioni di vita quotidiana. Nella valorizzazione di bambini e ragazzi come individui capaci di creare e di regalare stimoli a se stessi e a tutto il gruppo di lavoro, il teatro si rivela essere un formidabile strumento per operare anche in situazioni complesse o di difficolt\u00e0 all\u2019interno delle scuole, ma anche in centri giovanili o di prima accoglienza per stranieri o simili. Metodologia Modalit\u00e0 Seconda parte:<\/p>\n Modulo al Museo Civico Archeologico<\/span> Il percorso pone al centro la scoperta dell\u2019altro, del diverso, a partire dalle ceramiche greche delle collezioni del Museo, ricche di soggetti e scene figurate che portano in primo piano il tema della diversit\u00e0 e dell\u2019alterit\u00e0. L\u2019iconografia dei vasi risponde infatti alle categorie di chi principalmente ne faceva uso: il cittadino ateniese, maschio, adulto, libero, che li utilizzava nello spazio particolare del simposio, momento di socialit\u00e0 dedicato al vino, dono di Dioniso.\u00a0Vengono quindi di volta in volta in primo piano le figure rispetto alle quali il protagonista del simposio si definiva per opposizione o diversit\u00e0: la donna, lo schiavo, il giovane, il barbaro\u2026\u00a0Dall\u2019antichit\u00e0 il percorso si sposta all\u2019oggi e ci porta, attraverso un momento di animazione-dibattito, a riflettere sulle nostre categorie del diverso.<\/p>\n Metodologia Modalit\u00e0 Seconda parte:<\/p>\n Modulo a scuola<\/span> Il percorso parte dal particolare approccio alla disabilit\u00e0 e in genere alla diversit\u00e0 elaborato negli anni da CDH\/Progetto calamaio: nell\u2019incontro diretto con le persone disabili le prime reazioni dal punto di vista emotivo sono la paura e la diffidenza. Accostarsi ad una persona disabile suscita questi sentimenti perch\u00e9 la diversit\u00e0, e non solo quella del disabile, costringe ad uscire da se stessi per confrontarsi con l\u2019altro e questo movimento verso l\u2019esterno viene vissuto come perdita di parte della propria identit\u00e0. In effetti, accogliere l\u2019altro significa rinunciare ad una parte di s\u00e9, mettere in discussione i propri schemi e le proprie convinzioni, ma questo confronto non rappresenta una perdita per l\u2019individuo bens\u00ec un arricchimento. Strumenti e metodologia Modalit\u00e0 Per informazioni e prenotazioni:\u00a0<\/strong> Sandra Negri- sandra@accaparlante.it\u00a0 e Emanuela Marasca – emanuela@accaparlante.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Percorsi didattici\u00a0 per la\u00a0 Scuola Primaria e Secondaria di I e II grado La rete propone\u00a0quattro moduli laboratoriali\u00a0per un percorso interdisciplinare che utilizza il patrimonio culturale per rimuovere barriere fisiche, psicologiche e pregiudizi, favorendo l\u2019inclusione, stimolando la creativit\u00e0 e … Continua a leggere\n
\nIl percorso prevede almeno due incontri:<\/p>\n\n
\nIl percorso si rivolge a tutte le classi della Scuola Primaria e Secondaria di I e II grado. Le modalit\u00e0 di conduzione e le attivit\u00e0 proposte saranno adattate e calibrate a seconda della fascia di et\u00e0.<\/p>\n
\n Di-segni non convenzionali<\/em><\/span><\/p>\n
\nUn segno che non descrive pi\u00f9 gli oggetti reali che cosa potr\u00e0 mai raccontare? Potr\u00e0 finalmente parlare di s\u00e9, della sua vita, dei suoi movimenti, dei suoi spessori, dei suoi ritmi, libero di sgocciolare o di camminare sicuro e pulito nello spazio del quadro. Tutto ci\u00f2 che vogliamo esprimere \u00e8 compreso nel gesto e nel segno che ne scaturisce. Il segno conserva in forma duratura la natura dinamica di un\u2019azione, ne \u00e8 la traccia visiva, ed \u00e8 parte del nostro personale alfabeto espressivo. Il segno \u00e8 l\u2019anello visibile di un processo composto da pi\u00f9 elementi e situazioni: la realt\u00e0 che ci circonda, la tensione muscolare ed emotiva, la posizione del corpo, la scelta e l\u2019utilizzo dello strumento, la tipologia del supporto e infine l\u2019intenzione di ci\u00f2 che vogliamo esprimere.\u00a0Lavorare sul segno permette di dare voce alle nostre emozioni interne stimolando la possibilit\u00e0 di raccontare e raccontarsi in maniera diversa, al di l\u00e0 della comunicazione verbale. I nostri di-segni ci rispondono in un dialogo continuo che riguarda noi stessi, il nostro vissuto e i cambiamenti che stiamo affrontando.<\/p>\n
\nLa metodologia utilizzata fa riferimento a l\u2019orientamento fenomenologico, in quanto l\u2019opera d\u2019arte \u00e8 al centro di riflessioni, interpretazioni, letture che vanno a costituire il senso dell\u2019opera, in continua crescita e cambiamento. L\u2019opera d\u2019arte contemporanea diviene un testo-pretesto per la progettazione e la realizzazione di attivit\u00e0 laboratoriali. Il laboratorio \u00e8 considerato un luogo di scelta, di sperimentazione, di scambio, di crescita culturale ed emotiva, uno spazio di libert\u00e0.<\/p>\n
\n<\/u>Un incontro di 2 ore diviso in 2 parti, una nelle sale del museo e una in laboratorio.
\nPrima parte:<\/p>\n\n
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\n Io sono un altro, l\u2019altro sono io<\/em><\/span><\/p>\n
\nIl concetto di\u00a0diversit\u00e0, attraverso il teatro, assume immediatamente il significato di risorsa: diverse culture e religioni, origini ed esperienze, non solo non generano conflitti, ma sono valori, perch\u00e9 portano con s\u00e9 nuove ispirazioni per alimentare i giochi creativi proposti.<\/p>\n
\n<\/u>Il lavoro si articola in esercizi per promuovere l\u2019ascolto di s\u00e9 e degli altri, e, conseguentemente, il lavoro di gruppo. Un invito a scoprire e a risvegliare la propria espressivit\u00e0 mettendosi in gioco in prima persona e riscoprendo la propria capacit\u00e0 di giocare. Attraverso esercizi di espressivit\u00e0 corporea, composizione coreografica, improvvisazione teatrale, si forniscono a bambini e ragazzi gli strumenti per creare ed esprimere le proprie idee.\u00a0Il teatro diventa pertanto un\u2019occasione in pi\u00f9 per comunicare, esprimere, capire e conoscere gli altri e se stessi, per maturare liberamente il proprio rapporto con il mondo. La complessit\u00e0 e le tipologie specifiche di esercizi variano a seconda della fascia di et\u00e0 dei gruppi coinvolti.<\/p>\n
\n<\/u>Un incontro di 2 ore diviso in 2 parti.
\nPrima parte:<\/p>\n\n
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\n Ringrazio gli dei di non essere nato barbaro: un percorso alla scoperta dell\u2019altro a partire dall\u2019iconografia della ceramica attica<\/em><\/span><\/p>\n
\n<\/u>Il percorso si articola in momenti di conoscenza e di riflessione animati da giochi e tecniche attive, collegati ad una visita guidata da un archeologo che prevede la contestualizzazione dei reperti, l\u2019osservazione diretta, la scoperta e il commento delle iconografie inerenti il tema affrontato, con l\u2019ausilio di schede didattiche opportunamente predisposte.<\/p>\n
\n<\/u>Un incontro da 2 ore diviso in 2 parti.
\nPrima parte:<\/p>\n\n
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\n Progetto Calamaio: incontri con la diversit\u00e0 a scuola<\/em><\/span><\/p>\n
\nDalla paura si origina l\u2019emarginazione di cui sono vittima non soltanto i disabili ma tutti coloro che si allontanano, in qualche modo, dalla normalit\u00e0: si tende a fuggire ci\u00f2 che si teme, che appare diverso perch\u00e9 in realt\u00e0 non si conosce. Ma la paura genera anche il pregiudizio: un giudizio dato a priori su qualcosa di cui, per via della paura, non si \u00e8 fatto esperienza diretta. Riconoscere i pregiudizi, e capire che sono radicati in noi a causa della paura e non basati su fatti reali e concreti, \u00e8 il primo passo in vista del loro superamento. In questo senso la conoscenza diretta con la diversit\u00e0 e la possibilit\u00e0 di sperimentarla in modo positivo e gioioso permettono di verificare e superare i propri pregiudizi e scoprire nelle persone disabili elementi positivi che contraddicono i nostri stereotipi. La conoscenza produce coscienza e quest\u2019ultima aiuta a superare la paura e il pregiudizio. La nostra proposta vuole stimolare lo sviluppo di un\u2019identit\u00e0 critica attraverso il dialogo e l\u2019incontro con l\u2019altro da me, utilizzando strumenti quali la creativit\u00e0, il corpo e le emozioni. Il progetto lavora per ridurre l\u2019handicap in quanto svantaggio, valorizzando l\u2019aspetto di difficolt\u00e0 intesa come risorsa.\u00a0L\u2019equipe che condurr\u00e0 l\u2019incontro, prevede la partecipazione anche di formatori e animatori disabili.<\/p>\n
\n<\/u>L\u2019incontro, diversificato a seconda della fascia di et\u00e0 dei partecipanti, affronta alcune importanti tematiche, quali la conoscenza, l\u2019identit\u00e0, la diversit\u00e0, il pregiudizio, la paura, la difficolt\u00e0, l\u2019aiuto. La metodologia di lavoro utilizzata nelle classi prevede un approccio attivo e collaborativo; bambini e ragazzi vengono coinvolti in prima persona e resi soggetti attivi del percorso.
\nGli strumenti maggiormente utilizzati sono:<\/p>\n\n
\n<\/u>Un incontro di 2 ore diviso in 3 parti:<\/p>\n\n